TenDance - festival di danza contemporanea
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Premio Theodor Rawyler 2024
VII EDIZIONE

Premio Theodor Rawyler 2024

premiotheo24

La settima edizione del Premio Theodor Rawyler, creato in memoria di uno degli ideatori e direttori di Tendance, ha lo scopo di promuovere e sostenere la produzione e la diffusione di progetti originali nell’ambito della danza contemporanea, favorendo il lavoro di artisti emergenti.
Tra le numerose proposte arrivate la direzione artistica ha individuato cinque progetti destinati ad evolversi in spettacoli di danza, fra i quali la giuria, il giorno 13 maggio, sceglierà il vincitore che sarà premiato con due settimane di residenza retribuita, con restituzione finale, presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Res Extensa/Porta d'Oriente. Il vincitore inoltre, si impegna a portare a termine la creazione del progetto per presentarlo nell'ambito del festival Tendance 2025 e nella programmazione 2025 di TWAIN - Centro Produzione Danza della Regione Lazio. Il vincitore del premio Theodor Rawyler 2024 sarà comunicato online il giorno 15 maggio 2024.

PROGETTI FINALISTI

A-WAY HOME / Carlos Aller e Cecilia Bartolino
away home
Il nostro obiettivo principale è creare una pièce di danza teatrale che funga da specchio per la società contemporanea, stimolando la riflessione sul comportamento umano e sulle
norme sociali. Confrontando il pubblico con le realtà crude delle vite dei nostri personaggi, speriamo di stimolare il dialogo e l'introspezione, ispirando gli individui a considerare come possono contribuire a un cambiamento positivo nel nostro mondo in rapida evoluzione.

Di Carlos Aller
In collaborazione con: Cacilia Bertolino
Interpreti: Carlos Aller e Cacilia Bertolino

GEA CULPA / Aura Calarco
away home

“Gea Culpa” è una terra di solitudine condivisa.
E’ un mondo di figure e suoni appartenenti più alla psiche che alla realtà, un sogno da svegli.
La storia di Gea è un racconto interrotto, lo sliding doors\l’incidente di percorso che porta a confrontarsi con un altro essere: una figura non troppo definita, un ipotetico sé rimasto ingabbiato.
Da quel momento in poi si apre un limbo fatto di tempo e scelta, gabbia e libertà, limite e superamento.
Il bivio senza segnaletica è:
Scegliere di condividere con la propria parte errante una quotidianità sfacciata, accontentandosi di una realtà smezzata o uscire da questa catena di interruzioni e ritrovare la libertà?

Sarà necessario abbandonarsi, rinascere completamente e ogni tanto con nostalgia pensare “wish you were here” per poi proseguire. 

Creazione e Ideazione: Aura Calarco
Interpreti: Aura Calarco, Gaia Mondini/swing Stefania Menestrina
Musiche: Mix originale di Artisti Vari e composizioni di giovani autori contemporanei.
Con il sostegno di COB Compagnia Opus Ballet, Fondazione Horcynus Orca  Finalista Premio Twain_direzioniAltre 2023

WHISPER / Hunt - Elisa Ricagni e Leonardo Carletti
away home
“Gia anche noi sappiamo dividerci in due. Ma solo in corpo e sussurro interrotto. In corpo e poesia.” (Wislawa Szymborską) WHISPER ci parla di relazioni, di ciò che non viene detto, di ciò che si vorrebbe dire, di cio’ che si è disposti ad ascoltare. I danzatori restano in costante bilico tra il desiderio e la necessità di instaurare una relazione profonda con l’altro, e il timore che ne deriva, la paura di non essere compresi, o di mostrare le proprie fragilità. Il duetto è una continua lotta che evidenzia la difficoltà delle relazioni profonde (di coppia, di amicizia, tra genitori e figli), in un epoca dove la comunicazione si sposta sempre piu’ in un ambiente digitale, cosa sappiamo ancora rivelare di noi? Sappiamo ancora consegnare il nostro pensiero intimo a qualcuno? Siamo disposti a dargli il potere di conoscerci a fondo?


Drammaturgia: Elisa Ricagni
Di e con: Elisa Ricagni, Leonardo Carletti Musiche: Manuel Kopf + AAVV
Costumi: Stefania Cempini
Produzione: HUNT Cdc
Sostegno: DanzAct Mugello Residenze 2023 Inteatro Residenze/Marche Teatro

THE OLD MAN / Collettivo Nanouk
away home

L’abbandono al presente, sconfitto dai pensieri irrequieti del passato. L’insaziabile necessità di riorganizzare e mettere a tacere il tempo andato. Far sì che l’uomo riesca a godersi appieno il presente senza lasciarsi distrarre dal compiuto o ancor peggio dall’incompiuto. L’ eterno ritorno porta sempre più ad un fluire di tormenti che cesseranno solo dopo aver realizzato che ciò che è stato non è più.
Tre corpi, tre materie differenti narrano la stessa storia: la vita passata di un uomo, irrisolto, fragile, in balia dei suoi ricordi, di ciò che è, e che non è stato. Il dialogo con se stesso lo logora, arrivato alla conclusione della sua esistenza si chiede cosa abbia vissuto, che traccia abbia lasciato.
La nostra proiezione dell'anzianità per riflettere sulla giovinezza e il tempo presente, concentrato in un dialogo afono urlato a se stesso.


Autori/Interpreti: Linda Pasquini, Marianna Basso e Daniel Tosseghini
Musiche: Sonata no.1 for cello and piano, “The roots, a tale sonata”: adagio molto (like a funeral march) – Ezio Bosso; “The things that remain” – Ezio Bosso; “Time to go” – Danny Bensi, Saunder Jurriaans; “Petricor” – Ludovico Einaudi, Daniel Hope
Costumi: Francesca Petazzini e Elia Corradini
Disegno Luci: Giorgio Peri
Supporto alla coreografia: Daniele Ziglioli
Con il supporto di: Officine Caos di Torino

ALGOS | 400 MILLIMETRI DOPO (II studio) / Nicholas Baffoni e Camilla Perugini
away home

ALGOS | 400 millimetri dopo prova a scrutare dalla penombra il tema complesso del convivere
con la sofferenza, ispirandosi all’evento drammatico dell’alluvione avvenuta nella città di Senigallia nel 2022. La scena silenziosa è abitata da due corpi inerti che, esausti, tentano azioni, come gonfiare un salvagente. I danzatori, quasi liquefatti al suolo, lentamente si interrogano sulle possibili soluzioni utili per riuscire a riemergere da quel “buco” che li ha inghiottiti. Si intrecciano, si incastrano, si aggrovigliano partorendo così un “trio”, frutto di plastica, carne e respiro. Un vulnerabile sistema di sostentamento reciproco nel quale i tre elementi sono uno l’appendice degli altri, sono uno la salvezza degli altri. Una rotta dentro e fuori di sé, in cui resistenza e fatica combattono, concede la risalita dal fango. Una fisicità schietta e autentica irrompe nella scena, come a sottolineare la naturale inadeguatezza dell’essere umano di fronte alla sofferenza; la caducità degli eventi che pervade lo spazio, come memorie shakerate all’interno di un vortice; la solitudine dei performers che si scolpisce nel suono placido dei respiri, sono elementi catalizzatori di un processo personale dello spettatore che si troverà a sciogliere il suo fiato sospeso, il suo dolore riposto, in chissà quale suo mare.


Di e con: Nicholas Baffoni e Camilla Perugini
Assistenza alla drammaturgia: Marco Lattuchelli
Supporto: Hunt CDC - Alloggiando Art Fest
Musiche: T.Hecker - G.Morale
Residenza: La Scatola dell’Arte
Con il supporto di Inteatro Residenze

  • 15 maggio

    Proclamazione progetto vincitore

    La giuria è composta da Elisa Barucchieri (Centro di produzione Res Extensa), Ricky Bonavita (Festival Tendance), Isabella Di Cola (ATCL Lazio), Francesca Manica (Romaeuropa Festival), Valentina Marini (Orbita|Spellbound-Centro Nazionale di Produzione della Danza, Fuori Programma Festival) Loredana Parrella (Festival Direzioni Altre), Gerarda Ventura (Anghiari Dance Hub).

Premio Theodor Rawyler 2024
VII EDIZIONE

Premio Theodor Rawyler 2024

  • 15 maggio

    Proclamazione progetto vincitore

    La giuria è composta da Elisa Barucchieri (Centro di produzione Res Extensa), Ricky Bonavita (Festival Tendance), Isabella Di Cola (ATCL Lazio), Francesca Manica (Romaeuropa Festival), Valentina Marini (Orbita|Spellbound-Centro Nazionale di Produzione della Danza, Fuori Programma Festival) Loredana Parrella (Festival Direzioni Altre), Gerarda Ventura (Anghiari Dance Hub).

premiotheo24

La settima edizione del Premio Theodor Rawyler, creato in memoria di uno degli ideatori e direttori di Tendance, ha lo scopo di promuovere e sostenere la produzione e la diffusione di progetti originali nell’ambito della danza contemporanea, favorendo il lavoro di artisti emergenti.
Tra le numerose proposte arrivate la direzione artistica ha individuato cinque progetti destinati ad evolversi in spettacoli di danza, fra i quali la giuria, il giorno 13 maggio, sceglierà il vincitore che sarà premiato con due settimane di residenza retribuita, con restituzione finale, presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Res Extensa/Porta d'Oriente. Il vincitore inoltre, si impegna a portare a termine la creazione del progetto per presentarlo nell'ambito del festival Tendance 2025 e nella programmazione 2025 di TWAIN - Centro Produzione Danza della Regione Lazio. Il vincitore del premio Theodor Rawyler 2024 sarà comunicato online il giorno 15 maggio 2024.

PROGETTI FINALISTI

A-WAY HOME / Carlos Aller e Cecilia Bartolino
away home
Il nostro obiettivo principale è creare una pièce di danza teatrale che funga da specchio per la società contemporanea, stimolando la riflessione sul comportamento umano e sulle
norme sociali. Confrontando il pubblico con le realtà crude delle vite dei nostri personaggi, speriamo di stimolare il dialogo e l'introspezione, ispirando gli individui a considerare come possono contribuire a un cambiamento positivo nel nostro mondo in rapida evoluzione.

Di Carlos Aller
In collaborazione con: Cacilia Bertolino
Interpreti: Carlos Aller e Cacilia Bertolino

GEA CULPA / Aura Calarco
away home

“Gea Culpa” è una terra di solitudine condivisa.
E’ un mondo di figure e suoni appartenenti più alla psiche che alla realtà, un sogno da svegli.
La storia di Gea è un racconto interrotto, lo sliding doors\l’incidente di percorso che porta a confrontarsi con un altro essere: una figura non troppo definita, un ipotetico sé rimasto ingabbiato.
Da quel momento in poi si apre un limbo fatto di tempo e scelta, gabbia e libertà, limite e superamento.
Il bivio senza segnaletica è:
Scegliere di condividere con la propria parte errante una quotidianità sfacciata, accontentandosi di una realtà smezzata o uscire da questa catena di interruzioni e ritrovare la libertà?

Sarà necessario abbandonarsi, rinascere completamente e ogni tanto con nostalgia pensare “wish you were here” per poi proseguire. 

Creazione e Ideazione: Aura Calarco
Interpreti: Aura Calarco, Gaia Mondini/swing Stefania Menestrina
Musiche: Mix originale di Artisti Vari e composizioni di giovani autori contemporanei.
Con il sostegno di COB Compagnia Opus Ballet, Fondazione Horcynus Orca  Finalista Premio Twain_direzioniAltre 2023

WHISPER / Hunt - Elisa Ricagni e Leonardo Carletti
away home
“Gia anche noi sappiamo dividerci in due. Ma solo in corpo e sussurro interrotto. In corpo e poesia.” (Wislawa Szymborską) WHISPER ci parla di relazioni, di ciò che non viene detto, di ciò che si vorrebbe dire, di cio’ che si è disposti ad ascoltare. I danzatori restano in costante bilico tra il desiderio e la necessità di instaurare una relazione profonda con l’altro, e il timore che ne deriva, la paura di non essere compresi, o di mostrare le proprie fragilità. Il duetto è una continua lotta che evidenzia la difficoltà delle relazioni profonde (di coppia, di amicizia, tra genitori e figli), in un epoca dove la comunicazione si sposta sempre piu’ in un ambiente digitale, cosa sappiamo ancora rivelare di noi? Sappiamo ancora consegnare il nostro pensiero intimo a qualcuno? Siamo disposti a dargli il potere di conoscerci a fondo?


Drammaturgia: Elisa Ricagni
Di e con: Elisa Ricagni, Leonardo Carletti Musiche: Manuel Kopf + AAVV
Costumi: Stefania Cempini
Produzione: HUNT Cdc
Sostegno: DanzAct Mugello Residenze 2023 Inteatro Residenze/Marche Teatro

THE OLD MAN / Collettivo Nanouk
away home

L’abbandono al presente, sconfitto dai pensieri irrequieti del passato. L’insaziabile necessità di riorganizzare e mettere a tacere il tempo andato. Far sì che l’uomo riesca a godersi appieno il presente senza lasciarsi distrarre dal compiuto o ancor peggio dall’incompiuto. L’ eterno ritorno porta sempre più ad un fluire di tormenti che cesseranno solo dopo aver realizzato che ciò che è stato non è più.
Tre corpi, tre materie differenti narrano la stessa storia: la vita passata di un uomo, irrisolto, fragile, in balia dei suoi ricordi, di ciò che è, e che non è stato. Il dialogo con se stesso lo logora, arrivato alla conclusione della sua esistenza si chiede cosa abbia vissuto, che traccia abbia lasciato.
La nostra proiezione dell'anzianità per riflettere sulla giovinezza e il tempo presente, concentrato in un dialogo afono urlato a se stesso.


Autori/Interpreti: Linda Pasquini, Marianna Basso e Daniel Tosseghini
Musiche: Sonata no.1 for cello and piano, “The roots, a tale sonata”: adagio molto (like a funeral march) – Ezio Bosso; “The things that remain” – Ezio Bosso; “Time to go” – Danny Bensi, Saunder Jurriaans; “Petricor” – Ludovico Einaudi, Daniel Hope
Costumi: Francesca Petazzini e Elia Corradini
Disegno Luci: Giorgio Peri
Supporto alla coreografia: Daniele Ziglioli
Con il supporto di: Officine Caos di Torino

ALGOS | 400 MILLIMETRI DOPO (II studio) / Nicholas Baffoni e Camilla Perugini
away home

ALGOS | 400 millimetri dopo prova a scrutare dalla penombra il tema complesso del convivere
con la sofferenza, ispirandosi all’evento drammatico dell’alluvione avvenuta nella città di Senigallia nel 2022. La scena silenziosa è abitata da due corpi inerti che, esausti, tentano azioni, come gonfiare un salvagente. I danzatori, quasi liquefatti al suolo, lentamente si interrogano sulle possibili soluzioni utili per riuscire a riemergere da quel “buco” che li ha inghiottiti. Si intrecciano, si incastrano, si aggrovigliano partorendo così un “trio”, frutto di plastica, carne e respiro. Un vulnerabile sistema di sostentamento reciproco nel quale i tre elementi sono uno l’appendice degli altri, sono uno la salvezza degli altri. Una rotta dentro e fuori di sé, in cui resistenza e fatica combattono, concede la risalita dal fango. Una fisicità schietta e autentica irrompe nella scena, come a sottolineare la naturale inadeguatezza dell’essere umano di fronte alla sofferenza; la caducità degli eventi che pervade lo spazio, come memorie shakerate all’interno di un vortice; la solitudine dei performers che si scolpisce nel suono placido dei respiri, sono elementi catalizzatori di un processo personale dello spettatore che si troverà a sciogliere il suo fiato sospeso, il suo dolore riposto, in chissà quale suo mare.


Di e con: Nicholas Baffoni e Camilla Perugini
Assistenza alla drammaturgia: Marco Lattuchelli
Supporto: Hunt CDC - Alloggiando Art Fest
Musiche: T.Hecker - G.Morale
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