Tendance 2022: diario di bordo #1

Tendance 2022: diario di bordo #1

Dall’inizio del 2022 Le Nottole hanno seguito la III A del Liceo Artistico Statale Michelangelo Buonarroti di Latina per la realizzazione del progetto di scrittura critica Una platea tutta per sé, nato in collaborazione col Tendance – festival di danza contemporanea. Le riflessioni che seguono sono della studentessa Marta Paglino, che ha deciso di concentrare il suo sguardo sulla lettura dello spettacolo Di fronte agli occhi degli altri del coreografo Virgilio Sieni, ospitato al Museo Cambellotti di Latina lo scorso 26 maggio. 


di Marta Paglino – III A Liceo Artistico Statale Michelangelo Buonarroti di Latina


Il 26 maggio 2022, presso il Museo Cambellotti di Latinadecido di assistere al mio primo spettacolo di danza contemporanea diretto da Virgilio SieniDi fronte agli occhi degli altri, poiché la scuola che frequento (Liceo Artistico Statale Michelangelo Buonarroti di Latina) ha deciso di collaborare con il Festival Tendance 2022. A mio parere credo sia stata una delle mie esperienze più belle e formative, che sicuramente vorrei rivivere. 

Prima di accomodarmi prendo atto di cosa sto per vedere. Apro il catalogo di Tendance che i collaboratori mi hanno consegnato in precedenza e non appena i miei occhi riescono ad individuare il titolo dello spettacolo, inizio a leggere di cosa tratta. La mia curiosità intanto aumenta.

Finalmente mi accomodo e di fronte a me visualizzo quattro donne sedute su delle sedie in fondo alla sala insieme al coreografo Virgilio Sieni e al violoncellista Fabrizio Cammarata

Ci osservano attendendo attenzione e silenzio, fin quando Sieni si alza con la sua camminata leggera e silente. Ci saluta per poi iniziare a spiegare di cosa tratterà lo spettacolo.
Poi aggiunge che le donne presenti alle sue spalle le aveva conosciute qualche ora prima del nostro arrivo. Dopo il caloroso applauso il silenzio viene spezzato dalla melodia del violoncello, Sieni inizia a muoversi, piccoli movimenti delle braccia, mani, gambe e piedi.
In realtà così è troppo generalizzato giacché la sua particolarità è il movimento di ogni singola parte del corpo, dalle dita dei piedi al suo sguardo animato. 

Comincia da solo, accompagnato da una melodia da “inizio storia”. Poi si avvicina porgendo la mano destra ad una delle donne sedute che lo attendevano fin dall’inizio. Quest’ultima si alza lentamente lasciando che Virgilio Sieni la guidi nei suoi movimenti che esprimono sicurezza e calore. Il contatto c’è e non c’è, si sfiorano e si osservano quasi per niente, lo sguardo sfugge non appena l’altro lo tiene. Sembra l’inizio di una conoscenza d’amore o semplicemente l’impegno che si applica qualora si voglia mettere a proprio agio qualcuno che purtroppo non lo è.

La cosa interessante è che pur essendo vicino ai due anche di qualche centimetro non riuscivo a udire il minimo suono dei loro gesti. Questo mi ha colpita molto, è riuscito a trasportarla talmente tanto nei suoi passi e nella sua professionalità che neanche lei emetteva rumori. 

Raccontano una storia a libera interpretazione vista l’improvvisazione. Questa prima coppia in me ha fatto scaturire l’inizio di un’avventura, l’inconsapevolezza, la partenza di un qualcosa. Sieni riporta la donna alla sua postazione, inizia un altro assolo porgendo la sua mano a un’altra.

Questa volta la situazione diventa più intensa, intima. Tra i due sembra esserci una calamita e questa volta è proprio lui a farsi guidare. Non c’è momento in cui non si guardano negli occhi o in cui non si tocchino, sembrano essere una cosa sola, ma sembra essere per lui un ravvicinamento distruttivo. Ce lo fa percepire anche la melodia di sottofondo molto cruda. Il loro rapporto l’ho interpretato come un momento struggente della vita, un momento maturo e del tutto nuovo. 

Riporta la donna al suo posto per ripetere la stessa scena: assolo, accompagnato dal violoncellista, anche lui improvvisa in base a ciò che osserva. Infatti, quando diminuisce la melodia vuol dire che il momento è finito e quando aumenta sta per iniziare una nuova storia. 

Adesso è il momento della “medicina”, è così che ho interpretata questa figura femminile.
Fin da subito c’è stata molta complicità, ci sono stati sorrisi e sollevamenti da parte di lei nei confronti del coreografo, quasi come se volesse farlo riprendere dalla storia precedente. Questo è stato per me il momento in cui degli avvenimenti che lasciano il segno si trasformano in consapevolezza, dai quali si riesce finalmente a respirare.
Acqua che purifica, che rinforza e che porta a termine un momento forte, così ho percepito la sua presenza: una spinta verso un nuovo inizio. 

La saggezza è parte integrante della nuova storia che sta per cominciare. L’ultima donna presente sulla scena resta il più delle volte immobile lasciando che Virgilio Sieni colga ogni energia che la stessa emana. Da questo momento Sieni sembra un bambino, cerca di giocare con la propria mamma, si aggrappa a lei, la fa sorridere. La melodia del violoncello diventa sempre più lieve e fiabesca, a tratti simpatica. Dopo il divertimento c’è sempre un momento in cui le vere cose che ci turbano e che copriamo vengono a galla. Così succede a Sieni, è come se fosse pieno di tutta la storia raccontata tanto che si abbandona addosso alla signora.

Lei lo prende dalle braccia e cerca imperterrita di alzarlo, mentre lui ormai si è lasciato tra le sue braccia ad occhi chiusi. Lo trascina fino alla fine della sala ed è proprio lì che con fatica si alza, la guarda e la ringrazia.
Virgilio Sieni riunisce tutte le donne per farle muovere assieme a lui, fin quando decide di farsi da parte e lasciarle da sole.

Si ritrovano in cerchio a sfiorarsi ma non si toccavano mai, Sieni vive con le quattro donne un momento troppo differente dall’altro, troppo intimo e personale, ma con un filo conduttore da cui tutto ha inizio. 

Tutte cose che possiamo percepire solo alla fine, solo quando la presenza di Virgilio Sieni scompare insieme alla melodia.

 




Di fronte agli occhi degli altri

di e con Virgilio Sieni
musica Fabrizio Cammarata (eseguita dal vivo dall’autore)
produzione Compagnia Virgilio Sieni, Thèatre du Merlan Scène Nationale à Marseille
“produzione realizzata per la prima volta in occasione del XXXII anniversario della strage di Ustica”
La Compagnia Virgilio Sieni è sostenuta da MIC, Regione Toscana, Comune di Firenze


 

Una platea tutta per sè

Un progetto laboratoriale di Valeria Vannucci – cofondatrice e redattrice de «Le Nottole di Minerva – rivista di critica teatrale» dell’Università di Roma La Sapienza, come percorso di formazione che andrà a intrecciare le modalità di visione e scrittura in un’ottica critica, cogliendo le possibilità di aprire lo sguardo alle osservazioni e riflessioni sullo spettacolo dal vivo offerte dal festival Tendance attraverso incontri frontali d’introduzione alla materia, osservazione degli spettacoli in programmazione e relativi esercizi di scrittura.


 

 

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