
Carezza / Francesco A. Leone
coreografia Francesco A. Leone
interpreti Claudia Gesmundo, Francesco A. Leone
musiche Ellen Allien, Loscil
Guardando il cielo e osservando le stelle ci è chiaro che sarà impresa impossibile contarle tutte. Ma se fosse una di esse a cercare di contare noi? Crea un incantesimo, capovolge i corpi, esalta le emozioni e confonde le anime, genera conflitto e pace. Abbiamo bisogno di magia. Ma magia o sogno, trip o realtà ci addentriamo in un viaggio turbolento che approda a una carezza.
interpreti Claudia Gesmundo, Francesco A. Leone
musiche Ellen Allien, Loscil
Guardando il cielo e osservando le stelle ci è chiaro che sarà impresa impossibile contarle tutte. Ma se fosse una di esse a cercare di contare noi? Crea un incantesimo, capovolge i corpi, esalta le emozioni e confonde le anime, genera conflitto e pace. Abbiamo bisogno di magia. Ma magia o sogno, trip o realtà ci addentriamo in un viaggio turbolento che approda a una carezza.

The Winner / S Dance Company
coreografia Mario Cocetti
danzatori Rocco Suma, Anya Pozza, Sofia Zanetti, Marco Arzenton
produzione Cinqueminuti
sonorizzazione e musica Andrea Rizzi
luci Andrea Morselli
danzatori Rocco Suma, Anya Pozza, Sofia Zanetti, Marco Arzenton
produzione Cinqueminuti
sonorizzazione e musica Andrea Rizzi
luci Andrea Morselli
Una corsa spasmodica verso la vittoria o verso la sopravvivenza? Una danza di gesti, dinamismo, potenza e leitmotiv che metterà a dura prova la resistenza fisica dei performer. Sono tanti i riferimenti di questa opera, dalla fiaba “Scarpette Rosse” di Hans Christian Andersen al film “Non si uccidono così anche i cavalli?” di Sydney Pollack, fino al gioco al massacro perpetrato nel girone infernale della serie evento “Squid Game”.

Comfort zone / LineOut Dance Company
ideazione, regia e coreografia Mauro Bocchi
musiche originali Marco Schiavoni
danzatrici/interpreti Anna Gasparini e Erika Zilli
costumi Silvia Duranti
musiche originali Marco Schiavoni
danzatrici/interpreti Anna Gasparini e Erika Zilli
costumi Silvia Duranti
“Comfort zone” è un viaggio intimo dentro le parti più profonde dell’essere umano. Ci si incammina verso nuovi percorsi o ci si adagia in altre situazioni. È un lavoro di ricerca del movimento, ispirato a quello che accade al giorno d’oggi, da come il corpo e l’anima reagiscono emotivamente e fisicamente alle raffiche della vita. Il mondo è fatto di
cambiamenti ed è cambiando qualcosa che si producono risultati e si scoprono nuove parti di se stessi.

T.R.I.P.O.F.O.B.I.A. / IVONA
coreografia Pablo Girolami
interpreti Giacomo Todeschi, Pablo Girolami
musica Max Richter
con il supporto di KOMM TANZ Teatro Cartiera Progetto residenza Compagnia Abbondanza/
Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche. Azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino / Centro di Residenza della Toscana (Armunia - CapoTrave/ Kilowatt)
ph Beatrix Mexi Molnar
interpreti Giacomo Todeschi, Pablo Girolami
musica Max Richter
con il supporto di KOMM TANZ Teatro Cartiera Progetto residenza Compagnia Abbondanza/
Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche. Azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino / Centro di Residenza della Toscana (Armunia - CapoTrave/ Kilowatt)
ph Beatrix Mexi Molnar
La paura dei buchi, o meglio, di tutte quelle piccole figure geometriche che vicine tra loro creano dei piccoli fori. Un gioco di immagini basate su accostamenti che si ripetono tridimensionalmente e che provocano un senso di disgusto e repellenza. Il mezzo tramite il quale si dà forma ad uno scheletro tripofobico è la geometria, che solo grazie al contributo immaginativo della mente umana diventa un varco attivo di paura e di angoscia, riflettendo le insicurezze e le paranoie dell’uomo, spazi senza fondo, dove ogni consapevolezza cade vertiginosamente. Si perde la lucidità e gli occhi si chiudono.

Tracce | Looking for a place to die / Capanna - Carulli - Scappa
di e con Sara Capanna, Barbara Carulli, Michele Scappa
musiche originali Joaquín Nahuel Cornejo
co-produzione Anghiari Dance Hub e Company Blu
ph Chiara Tavernesi
Tre corpi si (con)formano in figure, che sfuggono all’accecamento luminoso esponendosi al buio. Il loro è un luogo altrove, dove il presente, che potrebbe essere già stato o che potrebbe esistere, può solo essere ricordato o immaginato. Un viaggio alla ricerca di un con-vivere e di un con-morire: una crisi attraversabile “tramite grovigli e zigzag che necessitano di passione e di azione, di momenti di stasi e di mosse improvvise, di ancoraggio e di slancio" (Donna Haraway).
musiche originali Joaquín Nahuel Cornejo
co-produzione Anghiari Dance Hub e Company Blu
ph Chiara Tavernesi
Tre corpi si (con)formano in figure, che sfuggono all’accecamento luminoso esponendosi al buio. Il loro è un luogo altrove, dove il presente, che potrebbe essere già stato o che potrebbe esistere, può solo essere ricordato o immaginato. Un viaggio alla ricerca di un con-vivere e di un con-morire: una crisi attraversabile “tramite grovigli e zigzag che necessitano di passione e di azione, di momenti di stasi e di mosse improvvise, di ancoraggio e di slancio" (Donna Haraway).