La sesta edizione del Premio Theodor Rawyler, creato in memoria di uno degli ideatori e direttori di Tendance, ha lo scopo di promuovere e sostenere la produzione e la diffusione di progetti originali nell’ambito della danza contemporanea, favorendo il lavoro di artisti emergenti.
Tra le numerose proposte arrivate la direzione artistica ha individuato cinque progetti destinati ad evolversi in spettacoli di danza, fra i quali la giuria, il giorno 21 maggio, durante il festival, sceglierà il vincitore, che otterrà un contributo alla produzione e l’inserimento del progetto compiuto in prima assoluta nella programmazione del festival Tendance 2024.
Grazie alla collaborazione con TWAIN Centro Produzione danza Regione Lazio e con Centro di Produzione Res Extensa di Bari, il vincitore sarà inserito nella programmazione 2024 del centro di residenza laziale, mentre uno dei cinque finalisti, a scelta della direzione artistica del centro, sarà inserito nella programmazione 2024 del centro pugliese.
la giuria è composta da: Elisa Barucchieri (Centro di produzione Res Extensa), Ricky Bonavita (Festival Tendance), Natalia Casorati (Festival Interplay), Daniele Del Pozzo (Festival Gender Bender), Isabella Di Cola (ATCL Lazio), Francesca Manica (Romaeuropa Festival), Loredana Parrella (Festival Direzioni Altre), Alessandro Pontremoli (Università degli studi di Torino).
PROGETTI FINALISTI
DIMENTICANTI
Nicola Manzoni / Lunella Cherchi
di e con Lunella Cherchi e Nicola Manzoni musica originale Alessio Sanna disegno luci Maria Virzi’ produzione Anghiari Dance Hub con il supporto di Komm Tanz/Passo Nord, Compagnia Abbondanza / Bertoni, Krakk – Festival Di Santarcangelo
"Quali esseri umani perduti e soli dimentichiamo il nostro essere, dimentichiamo l’altro. Smarriti in un labirinto ossessivo, rimaniamo due sacchetti d’ossa, impregnati di ricordi." Il progetto Dimenticanti, ispirandosi nella sua creazione coreografica alla struttura di un labirinto, pone due performer in un processo di svelamento del sé performativo ed umano.
FORM 0
concept / coreografia Riccardo Buscarini (in collaborazione con le danzatrici) danza Marta Castelletta, Viola Rango musica “Form 0”, Antonio Ruscito costumi Riccardo Buscarini
luci Alessandro Gelmini con il sostegno di De Arte Saltandi si ringraziano Bagart Ballet Company, Roberta Ferrara e Mauro Barbiero
Il perfetto equilibrio delle forme può essere appagante… ma anche inquietante.
Prendendo le mosse dal fascino per la simmetria intesa come strumento compositivo per creare armonia e dai molteplici significati simbolici dello specchio nelle arti, in FORM 0 il coreografo Riccardo Buscarini esplora la simmetria come luogo di disarmonia e tensione.
Come può un dialogo essere possibile se vediamo noi stessi mentre guardiamo l'altro? Che cosa avviene se la somiglianza ci porta a fonderci l'uno nell'altro e a perdere la nostra identità?
Da uno specchio distorto si materializza un'immagine mostruosa.
IN THE ABSENCE
di e con James Pett e Travis Clausen-Knight musiche Greg Haines produzione DANCEHAUSpiù
Là dove il dolore incontra la gioia, l'esilio il ritorno, la decadenza la crescita.. là in mezzo c'è il silenzio. In the absence è un'esplorazione del concetto di evoluzione, di superamento, e dei confini che si creano nella mente umana nel momento del cambiamento. Un viaggio in movimento che indaga la natura dell'assenza e la nostra transizione verso un nuovo inizio. L’opera esplora il viaggio di due personaggi, ognuno dei quali combatte con sé stesso attraverso la paura universale dell’abbandono e la volontà di voltare pagina e lasciarsi il passato alle spalle.
ROSSO | ATTO DI SOPRAVVIVENZA
liberamente inspirato a Rosso Malpelo di Giovanni Verga
di e con Danilo Smedile musica John Cage, Zoltán Kocsis, Amadinda Percussion Group consulenza tecnica Marco Guidi collaborazione disegno luci Antonio Rinaldi contributo alla creazione Federica Iurato produzione Associazione Vento di Scirocco coproduzione Art Garage con il supporto di InCastro Festival, Art Container e XL Dance Company Residenze: L'arboreto - Teatro Dimora e Vera Stasi - Periferie Artistichenell'ambitodiNuove Traiettorie - Network Anticorpi XL
L’emersione dalla massa come tratto distintivo, segno di valore e necessità di tratteggiare la propria unicità. Emergere è un atto di sopravvivenza, fuga dal senso di inadeguatezza, dal rischio dell’emarginazione. Un corpo diviso tra la necessità di sentirsi parte e il bisogno di estraniarsi.
Rosso, così autentico e al tempo stesso distopico, incorpora i colori della discriminazione e l’attitudine a sentirsi incluso. Il colore è metafora di un conflitto, un corpo a corpo tra la paura di sentirsi giudicati e la volontà di esprimersi senza alcun timore. Rosso è una lotta interna, continua, forte e coerente.
C'ERA TUTTA LA MATERIA DEL MONDO
ideazione, coreografia, danza, regia-film e interviste a cura di Sara Sicuro consulenza drammaturgica Elena Giannotti musiche Marco Mazzi luci Mattia Bagnoli costume di scena Sartoria Colpadelmare foto Paolo Lauri riprese e montaggio film-documentario Lucio Toma realizzato con il sostegno di Company Blu, Artinvita Festival internazionale degli Abruzzi, Spazio Matta, Comune di Pescara, ChilleDelaBalanza, Comune di Tricase in collaborazione con ass. Città Fertile all’interno di “Nodo di mare e di terra” progetto di riqualificazione del paesaggio costiero
C’era tutta la materia del mondo è una 2° tappa di ricerca sulla gestualità degli artigiani e dell’umanità nello svolgere mestieri antichi. Dopo aver realizzato un docu-film, da un nucleo di gesti raccolti è iniziato un processo creativo rivolto al corpo come materia generativa, al movimento e alle memorie primitive, biografiche e collettive. Nella preistoria dell’uomo un impulso primordiale ha generato il desiderio di lavorare la materia e trasformarla. La coreografia dispiega una danza materica ed intima; un paesaggio interiore che rivela nostalgia di un passato fatto di gesti e comunità antiche.