coreografia e danza Masoumeh Jalalieh drammaturgia Ines Minten musica Payman Abdali (secondo capitolo) coproduzione ALDES con il supporto di STUK (Leuven), SPAM! (Porcari), Eindorf (Vienna) foto di Aëla Labbé
“A caged bird stands on the grave of dreams his shadow shouts on a nightmare scream his wings are clipped and his feet are tied so he opens his throat to sing.”
Maya Angelou
Le persone si confrontano costantemente con i confini in ogni possibile significato della parola (fisico o mentale, esterno o interno...). Ma quali sono esattamente questi confini? Come vengono alla luce? In che modo stanno modellano / influenzano i nostri corpi e le nostre menti? In B_OR DER Masoumeh sperimenta l'illusione e la mobilità dei confini, come cambiano con il punto di vista e come si modificano con il cambio di prospettiva, e di conseguenza come i confini influenzano la nostra percezione e comportamento in modi diversi.
In una poesia di Maya Angelou si legge «Il canto di un uccello è piacevole all'orecchio umano, ma allo stesso tempo è segno della prigionia dell'uccello». In questa immagine, Masoumeh Jalalieh ha trovato un intrigante punto di partenza per una nuova performance B_OR DER.
Masoumeh Jalalieh è un’artista iraniana attualmente residente a Vienna. La sua ricerca spazia dalle arti performative al teatro fisico, alla danza contemporanea e alle arti visive. "Il corpo è una raccolta complicata di tutti gli elementi della natura, come il tempo, lo spazio, l'atmosfera, la velocità, la densità, la temperatura, la transizione, la concentrazione... Osservo, esploro e studio questi elementi attraverso il corpo e il movimento. In questo modo, comunico la mia immaginazione usando il linguaggio definitivo che gli esseri umani hanno a loro disposizione". Masoumeh è senza dubbio intrecciata con la società, la cultura e il tappeto rituale della sua patria.
coreografia e danza Masoumeh Jalalieh drammaturgia Ines Minten musica Payman Abdali (secondo capitolo) coproduzione ALDES con il supporto di STUK (Leuven), SPAM! (Porcari), Eindorf (Vienna) foto di Aëla Labbé
“A caged bird stands on the grave of dreams his shadow shouts on a nightmare scream his wings are clipped and his feet are tied so he opens his throat to sing.”
Maya Angelou
Le persone si confrontano costantemente con i confini in ogni possibile significato della parola (fisico o mentale, esterno o interno...). Ma quali sono esattamente questi confini? Come vengono alla luce? In che modo stanno modellano / influenzano i nostri corpi e le nostre menti? In B_OR DER Masoumeh sperimenta l'illusione e la mobilità dei confini, come cambiano con il punto di vista e come si modificano con il cambio di prospettiva, e di conseguenza come i confini influenzano la nostra percezione e comportamento in modi diversi.
In una poesia di Maya Angelou si legge «Il canto di un uccello è piacevole all'orecchio umano, ma allo stesso tempo è segno della prigionia dell'uccello». In questa immagine, Masoumeh Jalalieh ha trovato un intrigante punto di partenza per una nuova performance B_OR DER.
Masoumeh Jalalieh è un’artista iraniana attualmente residente a Vienna. La sua ricerca spazia dalle arti performative al teatro fisico, alla danza contemporanea e alle arti visive. "Il corpo è una raccolta complicata di tutti gli elementi della natura, come il tempo, lo spazio, l'atmosfera, la velocità, la densità, la temperatura, la transizione, la concentrazione... Osservo, esploro e studio questi elementi attraverso il corpo e il movimento. In questo modo, comunico la mia immaginazione usando il linguaggio definitivo che gli esseri umani hanno a loro disposizione". Masoumeh è senza dubbio intrecciata con la società, la cultura e il tappeto rituale della sua patria.