Fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, non perché mai avuta, ma perché sottratta, divorata dalla nuova e contraddittoria definizione di “Città Metropolitana”, che annulla e dimentica. Figure un tempo protagoniste diventano comparse, astanti privi di funzione sociale, in bilico su una voragine identitaria che ne cancella la memoria. La città si espande dimenticandosi dei suoi abitanti, del loro dialetto, delle loro rugosità. Resta un microcosmo statico, corpi pronti al crollo, uno studio open-air sul vuoto, sul non ricordare il perché della propria esistenza: “Quasi quasi tornerei a casa… se solo sapessi da dove vengo e dove sto andando”. La ricerca nasce e rimane in periferia, al margine, per dare l’ultimo fiato a corpi esanimi di eroi e divinità caduti, che attendono malinconici qualcuno con cui “attaccare bottone”. Una pietas contemporanea con rimandi al mondo immaginifico e ironico di Roy Andersson: fisicità fatta di staticità e improvvisi crolli, disadattamento, per indagare ancora i cambiamenti sociali.
C&C, fondata nel 2011, è un progetto artistico transdisciplinare che intreccia danza e codici performativi contemporanei per indagare temi sociali e relazioni umane. Con un’identità “anfibia”, fluida tra linguaggi diversi ma coerente esteticamente, la compagnia realizza opere come Beast without Beauty, Les Miserables, A Peso Morto, Right, Metamorphosis, Strangers in the Night. Ogni creazione coinvolge le comunità, trasformando il pubblico in co-creatore e spazio di resistenza, scoperta e trasformazione.
Creazione originale ed interpretazione: Carlo Massari
Produzione: C&C Company/SPaCCa
Maschere di scena: Lee Ellis
Riconoscimenti Premio “TrenOFF2017”, Selezione “Contact Zones 2019”
Creazione originale ed interpretazione: Carlo Massari
Produzione: C&C Company/SPaCCa
Maschere di scena: Lee Ellis
Riconoscimenti Premio “TrenOFF2017”, Selezione “Contact Zones 2019”
Fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, non perché mai avuta, ma perché sottratta, divorata dalla nuova e contraddittoria definizione di “Città Metropolitana”, che annulla e dimentica. Figure un tempo protagoniste diventano comparse, astanti privi di funzione sociale, in bilico su una voragine identitaria che ne cancella la memoria. La città si espande dimenticandosi dei suoi abitanti, del loro dialetto, delle loro rugosità. Resta un microcosmo statico, corpi pronti al crollo, uno studio open-air sul vuoto, sul non ricordare il perché della propria esistenza: “Quasi quasi tornerei a casa… se solo sapessi da dove vengo e dove sto andando”. La ricerca nasce e rimane in periferia, al margine, per dare l’ultimo fiato a corpi esanimi di eroi e divinità caduti, che attendono malinconici qualcuno con cui “attaccare bottone”. Una pietas contemporanea con rimandi al mondo immaginifico e ironico di Roy Andersson: fisicità fatta di staticità e improvvisi crolli, disadattamento, per indagare ancora i cambiamenti sociali.
C&C, fondata nel 2011, è un progetto artistico transdisciplinare che intreccia danza e codici performativi contemporanei per indagare temi sociali e relazioni umane. Con un’identità “anfibia”, fluida tra linguaggi diversi ma coerente esteticamente, la compagnia realizza opere come Beast without Beauty, Les Miserables, A Peso Morto, Right, Metamorphosis, Strangers in the Night. Ogni creazione coinvolge le comunità, trasformando il pubblico in co-creatore e spazio di resistenza, scoperta e trasformazione.
