incontro a cura di Danila Blasi e Roberta Nicolai in dialogo con Marta Ciappina, Nicola Galli, Masoumeh Jalalieh, Martina La Ragione, Andrea Rampazzo, Manfredi Perego, Claudio Prati, Viola Scaglione, Ariella Vidach
in collaborazione con Teatri di Vetro
Tendance e Teatri di Vetro condividono, come ormai consuetudine da anni, la pratica di indagare questioni legate alla danza e alla sua trasmissione, realizzando, all’interno della propria programmazione, due appuntamenti correlati su tematiche di comune interesse. A dare l’avvio anche quest’anno è Tendance. In modalità difforme dal solito, si intende attivare una riflessione a partire da domande aperte sulle quali convocare gli artisti, inaugurando una nuova ricerca intorno al termine ossessione - quale sintomo presente in alcune malattie psichiche che si manifesta sotto forma di idee, parole, immagini persistenti nella mente del paziente al di fuori della sua volontà. Non si tratta di considerare il/la coreografa un/una malato/a, quanto piuttosto interrogare la creazione artistica intorno a questioni basilari, talmente essenziali da essere spesso disattese e scomparire all’interno di ogni dibattito e narrazione: come si costruisce un linguaggio autoriale coreografico? Quali elementi compositivi e/o corporei residuali di un lavoro precedente confluiscono e vengono riprocessati all'interno delle pratiche corporee e sceniche di spettacolo in spettacolo? Quali pratiche - formative, compositive, artistiche in genere - contribuiscono alla costruzione di una propria identità autoriale? Quali sono – come artista - le tue personali ossessioni?
Danila Blasi, lighting designer, da anni si occupa di organizzazione e curatela di eventi di danza contemporanea. Resposabile del settore danza dell'associazione Rosa Shocking, è codirettrice artistica del Festival Tendance. E' inoltre direttrice organizzzativa del festival Conformazioni di Palermo. E' stata tra i soci fondatori e poi presidente di CORE - coordinamento della danza contemporanea del Lazio. Per CORE è stata direttrice organizzativa di “Attacchi di Core” (progetto finanziato dalla Provincia di Roma) e delle tre edizioni di Officina COREografica (finanziate dalla Regione Lazio e dal Mibact). E' direttore generale di PinDoc, associazione sostenuta per la produzione danza dal MiC e dalla Regione Siciliana. Si occupa da anni di politiche della danza ed è stata dal 2017 al 2019 membro della Consulta dello Spettacolo dal Vivo presso il Mibact. Nel 2012 è stata eletta presidente Aidap. Dal 2019 è vicepresidente Aidap e membro dell'Ufficio di Presidenza Federvivo/Agis in qualità di rappresentante del settore danza.
Roberta Nicolai è autrice e regista teatrale. Al lavoro di ricerca affianca la realizzazione di eventi e progetti artistici dedicati alla scena contemporanea. Dal 2007 è direttrice artistica di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee, giunto nel 2023 alla 17^ edizione. Nel 2011 vince il premio Kilowatt-Ubulibri come miglior “giovane” curatore della scena contemporanea per essersi distinta per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo e per la forza della propria proposta artistica.
incontro a cura di Danila Blasi e Roberta Nicolai in dialogo con Marta Ciappina, Nicola Galli, Masoumeh Jalalieh, Martina La Ragione, Andrea Rampazzo, Manfredi Perego, Claudio Prati, Viola Scaglione, Ariella Vidach
in collaborazione con Teatri di Vetro
Tendance e Teatri di Vetro condividono, come ormai consuetudine da anni, la pratica di indagare questioni legate alla danza e alla sua trasmissione, realizzando, all’interno della propria programmazione, due appuntamenti correlati su tematiche di comune interesse. A dare l’avvio anche quest’anno è Tendance. In modalità difforme dal solito, si intende attivare una riflessione a partire da domande aperte sulle quali convocare gli artisti, inaugurando una nuova ricerca intorno al termine ossessione - quale sintomo presente in alcune malattie psichiche che si manifesta sotto forma di idee, parole, immagini persistenti nella mente del paziente al di fuori della sua volontà. Non si tratta di considerare il/la coreografa un/una malato/a, quanto piuttosto interrogare la creazione artistica intorno a questioni basilari, talmente essenziali da essere spesso disattese e scomparire all’interno di ogni dibattito e narrazione: come si costruisce un linguaggio autoriale coreografico? Quali elementi compositivi e/o corporei residuali di un lavoro precedente confluiscono e vengono riprocessati all'interno delle pratiche corporee e sceniche di spettacolo in spettacolo? Quali pratiche - formative, compositive, artistiche in genere - contribuiscono alla costruzione di una propria identità autoriale? Quali sono – come artista - le tue personali ossessioni?
Danila Blasi, lighting designer, da anni si occupa di organizzazione e curatela di eventi di danza contemporanea. Resposabile del settore danza dell'associazione Rosa Shocking, è codirettrice artistica del Festival Tendance. E' inoltre direttrice organizzzativa del festival Conformazioni di Palermo. E' stata tra i soci fondatori e poi presidente di CORE - coordinamento della danza contemporanea del Lazio. Per CORE è stata direttrice organizzativa di “Attacchi di Core” (progetto finanziato dalla Provincia di Roma) e delle tre edizioni di Officina COREografica (finanziate dalla Regione Lazio e dal Mibact). E' direttore generale di PinDoc, associazione sostenuta per la produzione danza dal MiC e dalla Regione Siciliana. Si occupa da anni di politiche della danza ed è stata dal 2017 al 2019 membro della Consulta dello Spettacolo dal Vivo presso il Mibact. Nel 2012 è stata eletta presidente Aidap. Dal 2019 è vicepresidente Aidap e membro dell'Ufficio di Presidenza Federvivo/Agis in qualità di rappresentante del settore danza.
Roberta Nicolai è autrice e regista teatrale. Al lavoro di ricerca affianca la realizzazione di eventi e progetti artistici dedicati alla scena contemporanea. Dal 2007 è direttrice artistica di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee, giunto nel 2023 alla 17^ edizione. Nel 2011 vince il premio Kilowatt-Ubulibri come miglior “giovane” curatore della scena contemporanea per essersi distinta per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo e per la forza della propria proposta artistica.